Condividi ...
 
– Ho deciso mamma, dal prossimo anno vado a vivere da solo.
– Da solo? E chi ti pulirà casa e stirerà gli indumenti?
– Prenderò una donna per le pulizie, di quelle che si pagano ad ora, hai presente?
– Si. Ma chi ti farà la spesa?
– Io adoro i centri commerciali, lo sai.
– Giusto. Ma chi ti preparerà da mangiare?
– Ma se volevo iscrivermi all’istituto alberghiero un motivo ci sarà…ed è forse che ho una certa propensione per la cucina?!
– Si lo so, ma se poi non dovessi farcela con quello che guadagni a pagare tutte le spese? Tra la casa, la macchina e le bollette rischi di restare senza soldi? Lo sai quanto costano le bollette? Lo sai quello che significa in inverno scaldare un appartamento?
– E tu lo sai mamma che è possibile riscaldare i locali in modo efficiente risparmiando?
– Tu cosa usi per riscaldare le stanze di casa? I radiatori: beh, sei antica (almeno di cent’anni)! Quelli classici si basano sulla convezione, che utilizza l’aria come vettore per riscaldare, e questo comporta, oltre ad una abbassamento dei valori di umidità e bruciatura, oltre alla messa in circolo di polveri sottili non benefiche per il nostro organismo, anche un effetto chiamato “gradiente termico”, cioè un innalzamento delle temperatura dell’aria a soffitto e un aumento delle dispersioni. Assai meglio optare per sistemi a irraggiamento, che non riscaldano l’aria ma direttamente l’ambiente, riducendo drasticamente il “gradiente termico”: per cui bassi consumi, temperatura uniforme, e maggiore benessere per il corpo.

 

 

– Io sarò pure antica, signor modernissimo, ma lei quindi cosa utilizzerà per riscaldare la caverna dove andrà a vivere?
– Una mansarda mamma, non una caverna!
– Una mansarda…certo…
– Beh, nel caso di questa particolare tipologia abitativa bisogna prestare attenzione.
– Attenzione…certo…
– Si, perché in questo caso potrebbe non essere possibile collegare l’impianto di riscaldamento centralizzato alla mansarda, poiché l’allacciamento non è stato previsto; oppure la forma della stanza e la carenza di spazio potrebbero indurre una distribuzione di calore errata e non uniforme; o ancora, per questioni di staticità dell’edificio, potrebbe rivelarsi impossibile toccare le salette preesistenti, dunque, non sarebbe consigliabile procedere all’installazione di tubazioni per il riscaldamento.
– Scusa tesoro di mamma: ma che stai a dì?!
– Dico che la scelta di un impianto di riscaldamento adeguato per una mansarda deve essere attentamente valutato e che la superficie e l’area della stanza vanno minuziosamente misurate.
Nel caso di un ambiente molto piccolo potrei tranquillamente ricorrere ad una stufa a pellet, che consente di produrre un calore naturale, al pari della legna da ardere, ma a differenza di quest’ultima, non causa sporcizia, polvere e non ingombra parecchio; mi basterà un locale abbastanza aerato. Oppure un impianto di riscaldamento adeguato per una mansarda potrebbe essere più innovativo, tipo un impianto a pavimento.
– A pavimento….certo…
– Ovviamente in questo caso bisognerà valutare la natura del rivestimento.
– Ovvio…
– Un altro aspetto da considerare è la disponibilità economica
– Ecco, appunto: costa troppo vivere da solo, ti conviene restare a casa!
– A dire il vero stavo pensando che anche il riscaldamento elettrico (link all’articolo Santoni: una vita dedicata al riscaldamento elettrico) potrebbe essere un impianto di riscaldamento adeguato per una mansarda, tipo dei radiatori ad altissima resa, come quelli elettrici a pannello o i pannelli radianti in acciaio. Però c’è un però (come sempre!): sarebbero il rimedio più adeguato per il riscaldamento della mansarda solo se ci fosse una buona coibentazione termica, mentre in caso di perdite risulterebbe inutile e troppo costoso.
– Ti ho detto che è troppo costoso…
– Se invece la mansarda non fosse ben coibentata, la scelta migliore sarebbe secondo me il sistema a pavimento.
– Di nuovo?
– Si, perché il riscaldamento radiante a pavimento consente di riscaldare gli ambienti con un rilascio graduale delle temperatura, che si mantiene bassa ma costante per tutto il tempo.
Oppure il sistema a battiscopa (link all’articolo Caldo si, ma quale?).
– Il battipanni avrei dovuto usare con te, altro che battiscopa!
– Ma l’impianto di riscaldamento adeguato per una mansarda potrebbe essere quello a pannelli solari o a tegole solari che contengono una serpentina all’interno della quale scorre un fluido termovettore, che consente a tutti il sistema di assorbire il calore dall’esterno.
– Cioè, vuoi metterti a rifare un tetto in una mansarda in affitto?
– Sai che esistono anche quadri a parete riscaldanti (link all’articolo Riscaldamento elettrico a parete)? La loro particolare struttura e composizione consente, in meno di due minuti, di riscaldare superfici di circa 20/25 mq, garantendo un consumo inferiore rispetto agli impianti tradizionali. Comunque la mansarda non è in fitto: la compro!
– Come la compri?
– Lo sai che il pianeta mi sta a cuore: potrei decidere che l’impianto di riscaldamento adeguato per una mansarda sia il riscaldamento ad infrarossi (link all’articolo Riscaldamento elettrico a basso consumo), che consente di riscaldare gli ambienti senza disperdere il calore prodotto. E mi sposo. Gli infrarossi non riscaldano l’aria all’interno degli ambienti….
– Tu cosa?
– Si, scalda direttamente le persone o gli oggetti: comfort termico garantito, pulizia e salubrità, molto simile a quello prodotto dai raggi del sole. Ma a proposito di sole, mi sembri pallida: ti senti male?!