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Un involucro metallico nel quale sono presenti una o due batterie per lo scambio termico tra acqua e aria, un ventilatore, un filtro dell’aria, una vaschetta per la raccolta della condensa, i collegamenti con le reti dell’acqua calda e/o refrigerata: ecco i componenti di un ventilconvettore (o “fancoil”), utilizzabile tanto per il riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo.

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Dal punto di vista della struttura i ventilconvettori si possono dividere in due tipologie principali: “a 2 tubi” o “a 4 tubi“. I ventilconvettori a 2 tubi funzionano soltanto con un tipo di fluido termovettore, mentre quelli a 4 tubi sono fatti per lavorare contemporaneamente sia con acqua calda che refrigerata.
L’aria prelevata dall’ambiente, attraverso un’apertura posta in basso al terminale, entrata all’interno, viene prima filtrata e poi spinta dal ventilatore verso la batteria di scambio termico. Qui scambia calore con l’acqua. La temperatura dell’acqua in uscita dal generatore termico ed in ingresso ai fancoil, per la climatizzazione estiva, ha generalmente la temperatura di 7 gradi centigradi; l’acqua in ritorno nello stesso generatore termico, dopo lo scambio con l’aria tramite la batteria dei fancoil, è generalmente di circa 12 gradi centigradi.
L’aria, oltre ad essere raffreddata, viene pure deumidificata (il liquido di condensa, come detto, viene raccolto in una vaschetta).
 
Il pannello di controllo permette la regolazione della velocità di ventilazione (minima, media e massima) e della temperatura tramite una valvola che definisce la portata di acqua nella batteria.

Come per tutte le macchine di climatizzazione, sia estiva che invernale, anche per i fancoil, va fatta nel rispetto dei principi di riduzione della spesa energetica degli edifici; in tal senso, il punto di partenza per un impianto di climatizzazione di un edificio è il certificato energetico dello stesso edificio, rilasciato da professionisti abilitati.
I fancoil possono essere installazione a pavimento e a soffitto oppure a parete e possono essere incassati e rivestiti, nonché canalizzati.

Visto che nella fase di condizionamento estivo, il passaggio dell’acqua fredda nelle batterie dei fancoil spenti può produrre una quantità di condensa eccessiva per la vaschetta di raccolta, questione che potrebbe diventare problematica soprattutto per gli impianti a soffitto, che non godono di un percorso di smaltimento della condensa per gravità: è possibile ovviare al problema con l’utilizzo di specifiche valvole (a quattro vie) da installare per ogni fancoil, che evitano la circolazione dell’acqua fredda nella batteria, con conseguente annullamento della formazione di condensa e trabocco della relativa bacinella di raccolta.
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Svantaggi dei tradizionali impianti a radiatori

Se li volessimo sintetizzare dovremmo citare: l’insalubrità dell’aria (a causa delle particelle mantenute in sospensione nell’aria che vengono respirate con continuità dalle persone, contribuendo a provocare malattie delle vie respiratorie, irritazioni delle mucose, mal di testa, irritazione degli occhi, ecc.); ristagni d’aria e stratificazione; imbrattamento delle pareti (già alla temperatura di 70 °C comincia a prodursi la carbonizzazione di alcune frazioni delle polveri contenute nell’aria, che depositandosi sulle pareti immediatamente al di sopra del radiatore ne producono i caratteristici e antiestetici “baffi”); eccessiva disidratazione dell’aria ambiente; limitata capacità di neutralizzare le correnti fredde; inerzia termica (che influenza il tempo di risposta dell’impianto alle variazioni di regime termico); installazione che penalizza la resa (ad esempio, la lastra riflettente richiesta dietro il radiatore è quasi sistematicamente ignorata, anche per ragioni estetiche: come conseguenza una parte del calore emesso per radiazione verso la parte posteriore viene perduto entro la parete stessa e si riduce la quantità di calore realmente ceduta verso l’ambiente).

 
 
Vantaggi dei fancoil

Tra i punti di forza dei fancoil il miglior livello di comfort (grazie ad un ricircolo d’aria che impedisce la formazione di zone stagnanti e stratificazioni e mantiene un movimento dell’aria gradevole e uniforme); la maggior pulizia dell’aria e maggiore igienicità negli ambienti (un filtro depura l’aria dalle impurità, e non si producono baffi sulle pareti); la mancanza di stratificazioni e correnti fredde; l’assenza di inerzia termica (la messa a regime dei locali è molto rapida); il riscaldamento avviene a temperature più basse rispetto al riscaldamento tradizionale (se ne giova anche l’ambiente!); la possibilità di regolare e programmare individualmente il riscaldamento (anche a seconda delle necessità dei vari ambienti-link all’articolo Deumidificatori vmc-); l’ampia scelta di modelli; la facilità di installazione (grazie al peso ridotto, e alla possibilità di essere collocati in posizione orizzontale a soffitto, in vista e canalizzati); l’intrinseca flessibilità (l’impianto può essere predisposto per il condizionamento estivo con gruppo frigorifero, oppure si può realizzare un impianto di riscaldamento/raffreddamento con gruppo a pompa di calore reversibile); e infine la mancanza di interventi sugli impianti preesistenti (il funzionamento avviene con l’utilizzo di normali circuiti idraulici).

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Un occhio al mercato…
Tra i fancoil disponibili, AIRLEAF racchiude in soli 13 cm di profondità la migliore soluzione per il riscaldamento, il raffrescamento e la deumidificazione, raggiungendo rapidamente la temperatura desiderata, e mantenendola con precisione nel massimo silenzio. Il prodotto è particolarmente adatto anche all’istallazione ad incasso, grazie alla sua profondità di soli 14,5 cm, che consente l’alloggiamento in tutti i tipi di parete e in controsoffitti anche poco profondi.
Anche i modelli proposti da Riello sono estremamente sottili ed esteticamente curati; controllo elettronico a microprocessore per la gestione integrata di impianto è quello che garantiscono i fancoil di Galletti;

competenze specifiche, programmi di selezione e strumenti di simulazione consentono ad Aermec di progettare soluzioni supportate da uno specifico know-how applicativo che garantisce il raggiungimento di un prodotto ottimizzato per ciascun cliente in base alle singole esigenze e condizioni, come nel caso dei fancoil.